UGO LEVITA

 pittore

info@ugolevita.it

dalla mostra Ondaperpetua

Giorgio Agnisola , Caserta, 2000


C’è, in effetti, a monte della pittura di Levita, una tensione nascosta, più esistenziale, che punta ad una significazione anche complessa, composita del proprio universo interiore e che si intrica con le personali abilità, con il suo personale gusto estetico, persino con la personale coscienza critica ed intellettuale. E’ in altre parole, quello di Levita, un bisogno di popolare il proprio universo visivo, di disporre ed ordinare come in uno scenario i segni e le pulsioni della propria natura interna, per poi estrarne particolari anche minimi e disporli al centro di una ricognizione che assume per l’artista il senso di una verifica, di un confronto tra sé e la propria arte, tra sé e la vita. Per questo l’arte di levita sembra definirsi emotivamente in uno spazio atemporale, che non rifiuta la memoria e il dinamismo interiore, ma che aspira a ricomporli, al di là dei riferimenti contingenti, al di là degli stessi spunti tematici o delle indicazioni figurative, come in un grande intimo affresco psicologico.